Santa Innocenza
Di nobile famiglia, nacque a Monte Tauro, nell'entroterra riminese, intorno al 285. Nell'anno 300 l'imperatore Diocleziano, passando per Rimini, convocò un folto gruppo di cristiani; notò, tra costoro, la giovane e bella Innocenza e le fece delle proposte che la fanciulla respinse, proclamando orgogliosamente la sua fede. L'imperatore, sdegnato, cercò di farla cedere con le torture; partendo, ordinò al suo proconsole Sebastiano di piegarla con ogni mezzo. Questi concesse ad Innocenza tre giorni per meditare sulla sua sorte, al termine dei quali spedì alcuni sgherri al palazzo di Monte Tauro per ascoltare quanto la fanciulla aveva deciso. Fu trovata che pregava; furibondi, gli sgherri le trapassarono il petto con una spada, il 16 di settembre. Innocenza fu sepolta - con molti altri martiri - nel cimitero di Lagomaggio. Questa la tradizione, stereotipata e piena di incongruenze ed anacronismi; il culto della santa - copatrona di Rimini - sembra tutt
avia piuttosto antico.